MESTRE - Pranzare fuori casa con l'afa di questi giorni è un'impresa da chi me l'ha fatto fare. È vero che, a memoria, ci sono state estati molto più calde, ma questi pochi giorni di picco delle temperature si combinano in una velenosa miscela con le restrizioni anti Covid.
Adesso, però, cercano cibo ma, quando arrivano, parecchi (compresi i tanti stranieri in città in questo periodo) trovano una sorpresa poco gradita: all'entrata dei centri commerciali attorno a Mestre non c'è nessun problema, tutti accedono senza ostacoli, e anche nei negozi e nei supermercati il varco è libero senza controlli. Solo quando arrivano al bar, o al fast food, o al ristorante scoprono che possono consumare solo in piedi come i cavalli, a meno che non abbiano il Green pass, oppure si possono accomodare fuori se c'è un plateatico come al Porte di Mestre. Curiosamente in tutto il grande magazzino, compreso in piedi davanti al bancone, si può stare e muoversi liberamente, tranne che seduti ai tavoli che, infatti, restano perlopiù vuoti. Come se l'unico posto dove si può contagiarsi o contagiare in tutto l'enorme centro commerciale sia attorno a quei tavolini. (e.t.)