Mestre, le culle nel negozio per bambini con i prezzi in italiano e in bengalese

Venerdì 29 Marzo 2024 di Fulvio Fenzo
MESTRE I prezzi del negozio per bambini con la doppia dicitura

MESTRE - In fondo sono solo alcuni cartellini, piccoli come un foglietto del bloc notes. Ma in quei cartoncini, esposti sulle carrozzine in vetrina di uno dei negozi storici della città, quel “Cecchetto” all’angolo tra via Carducci e via Cappuccina dove sono passati genitori e nonni di intere generazioni, c’è il segno dei tempi che cambiano. E, anche, di un’attenzione che ormai bisogna avere per i nuovi cittadini di Mestre.
Andrea Cecchetto quasi si schermisce. «Ma cosa volete che sia una cosa così» dice a proposito dei prezzi “in due lingue” messi in vetrina. C’è ovviamente il cartellino in italiano, ma quello a fianco non è in inglese o in qualche altra lingua “turistica”, bensì in bengalese perchè, dati alla mano, i bimbi che nascono sono sempre più figli di genitori originari del Bangladesh.

In tutta la città, per non parlare del centro di Mestre dove si trova il negozio.


«TANTE MAMME BENGALESI»
«Basta guardarsi in giro per vedere quante mamme bengalesi ci sono - racconta il titolare del negozio fondato nel 1959 che, a dicembre, festeggerà i 65 anni di attività -. Il mondo è cambiato e di conseguenza sono cambiate anche le città, e Mestre non è da meno. Quella di mettere questi cartellini anche in bengalese è un’idea che avevamo da un po’ di tempo, e l’abbiamo messa in pratica da un paio di settimane. Cosa c’è scritto? Che quei passeggini vengono venduti in accoppiata con il seggiolino per l’auto, oppure che si tratta di un “ultimo pezzo”. Cose così». 
Il prezzo, ovviamente, è lo stesso, ma quello di cui Andrea Cecchetto si è accorto e che quando una mamma o un papà di questa nazionalità entrano in negozio, spiegare i prodotti non è sempre semplice. «Sono famiglie giovani - aggiunge -. Spesso annuiscono ma non sempre comprendono la nostra lingua. È necessario fare anche un passo di questo tipo, e ho già visto che c’è stata una risposta positiva. Del resto, anche a Venezia, in passato prediligevano le commesse che parlavano russo o cinese, invece di quelle ferrate in inglese, visto che i clienti più facoltosi arrivavano da quei Paesi». Sia chiaro, non che le famiglie bengalesi spendano cifre clamorose. «Mirano a prodotti a prezzi accessibili - continua Cecchetto -, vivono in un centro dove le famiglie dei mestrini se ne sono ormai andate, ed io ho la fortuna di essere rimasto l’unico negozio specializzato in prodotti per la primissima infanzia. Poi continuiamo anche ad essere visitati dai mestrini ed anche dai turisti, perché continuano a funzionare anche gli articoli da regalo».


I NUMERI
I dati dell’Ufficio Statistica del Comune di Venezia, del resto, parlano chiaro. E qui, guardando alla classe di età compresa tra zero e quattro anni, si scopre che il quartiere con più bambini figli di genitori stranieri in giovanissima età è proprio quello di Mestre Carpenedo: 1.172 bimbi su un totale di 2.403 (dati al 31 dicembre 2023). Tolti i dati bassissimi di Venezia e dell’estuario significa che la metà dei bambini di questa fascia d’età in terraferma è concentrata tutta qui, e lo stesso discorso vale anche per quella tra i 5 e i 9 anni.
Restringendo poi il campo solo su Mestre centro (senza Carpenedo-Bissuola), su un totale di 1.819 bambini residenti tra zero e 4 anni, gli stranieri sono 872, mentre da 5 a 9 anni il totale è 1.850 di cui 777 stranieri. E, attenzione, facendo un ulteriore zoom dentro al perimetro del rione “Piave 1860” i numeri sono ancora più emblematici: da zero a quattro anni i bambini sono 893 di cui 559 stranieri; da 5 a nove anni sono 856 di cui 484 stranieri (per fare un raffronto solo sugli stranieri, significa che nel rione Piave vive quasi lo stesso numero di bimbi fino a 9 anni di tutta Marghera con Malcontenta.
Ma, appunto, questo è il dato complessivo degli stranieri. Sempre grazie all’Ufficio Statistica - pur considerando che per quasi la metà le pratiche sono ancora in corso di definizione - si scopre che in tutto il territorio comunale la nazionalità con più bimbi tra zero e 4 anni è proprio quella del Bangladesh (360), seguita da quella romena (319) e da quella cinese (96). E, su Mestre centro, i bimbi bengalesi sono ben 191 che, con gli altri 103 residenti invece nella municipalità di Marghera, arrivano a coprire la quasi totalità dei 360 totali.
 

Ultimo aggiornamento: 17:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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