25 aprile, perché si festeggia e cosa è la Liberazione: il significato dell'anniversario

Mercoledì 24 Aprile 2024, 13:50 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 15:12

Americani, tedeschi e antifascisti

L'8 settembre 1943 segna un trauma nella storia italiana, segnato dal caos. Quel giorno a Cassibile (Siracusa) venne firmato, in segreto, l'armistizio che impose la resa dell'Italia agli Alleati. «Tutti gli italiani che ci aiuteranno a cacciare il tedesco aggressore dal suolo italiano avranno l’assistenza e l’appoggio delle nazioni alleate», avvertì il generale americano Eisenhower. L'armistizio lasciò le istituzioni in balia degli eventi e, soprattutto, le forze armate nel caos generale. Il re fuggì, di notte, da Roma. E come lui, membri del governo e generali. In quella fase nasce il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN): gli antifascisti cercarono di coprire il vuoto di potere.

Iniziarono ad organizzarsi le prime formazioni partigiane che avrebbero dato vita a forme di Resistenza armata e civile che sarebbero state attive per quasi due anni. A Salò, un piccolo Comune che si affaccia sulla sponda lombarda del lago di Garda, in provincia di Brescia, si formò invece la Repubblica Sociale Italiana fortemente voluta dai nazisti di Hitler per invadere e occupare il territorio italiano.

Nella foto i capi del comitato di liberazione nazionale che sfilano a Milano 6 maggio 1945. Da sinistra Giovan Battista Stucchi, Ferruccio Parri, Raffaele Cadorna, Luigi Longo, Enrico Mattei e Fermo Solari.

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