Tassa sui rifiuti, i solleciti arrivano prima delle bollette. Un intero condominio in rivolta

"Ci accusano di non aver pagato, ma a noi quel bollettino non è mai arrivato e lo stesso capita ad almeno altre sei famiglie"

Giovedì 25 Aprile 2024 di Denis De Mauro
Tassa sui rifiuti, i solleciti arrivano prima delle bollette. Un intero condominio in rivolta

SACILE - Neanche il tempo di digerire il nuovo, annunciato aumento delle tariffe Tari, che ecco, in un palazzo di viale Lacchin, salire a mille l'arrabbiatura a causa proprio della bolletta del servizio rifiuti. A parecchie famiglie, residenti nel condominio al civico 29 del centralissimo viale, è infatti arrivato dal Comune l'avviso, anzi: il "sollecito", come recita l'oggetto della lettera, che testualmente dice: "Dai controlli effettuati nei nostri archivi informatici è stato riscontrato un ammanco per la tassa rifiuti dovuta per l'anno 2023". Con un simile incipit, a poco vale che subito dopo si spieghi che, "Qualora invece abbiate già provveduto al pagamento vi invitiamo ad inviarci copia dello stesso...", perché a quel punto, secondo Cristina e Francesca, la frittata è fatta. «In pratica ci accusano di morosità, ma a noi quel bollettino, quell'F24 non è mai arrivato prima - spiega Cristina - e nel palazzo siamo nella stessa situazione, in parecchie famiglie, almeno 6 o 7, ma forse tutta la Scala B" e parliamo di 18 nuclei famigliari. «Ci vengono “concessi” 30 giorni di tempo - osserva Francesca - per regolarizzarci, a far data dal ricevimento della lettera, - che, detto per inciso, è stata spedita il 10 aprile ed è arrivata a destinazione il 23, senza essere mai uscita dalla città - ma non si tratta di una raccomandata, non c'è nulla che indichi se e quando io l'abbia ricevuta, quindi - si chiede ancora la signora - da quando scattano questi 30 giorni?». 


CIFRE IMPEGNATIVE

Quella che potrebbe sembrare una questione di lana caprina in realtà ha il suo peso, perché a seconda della data presa in esame, la famiglia può contare o meno su delle entrate, ad esempio uno stipendio in più: «Io devo pagare 258 euro e adesso ho anche la comunione della bimba», precisa Francesca, che ben ricorda di non aver firmato alcuna ricevuta per quella lettera. Il fenomeno sembra essere piuttosto diffuso: il racconto delle due sacilesi arriva anche all'orecchio della barista che ha appena portato loro il caffè e che conferma di aver ricevuto anche lei la stessa missiva, con l'aggravante, però, che la Tari le risulta perfino di averla già pagata. Caso diverso però il suo, dato che le viene contestata una sola rata, quella di ottobre scorso. «Per la quale ho mandato la foto dell'avvenuto pagamento», chiarisce. «Un'altra signora del nostro palazzo si è invece recata negli uffici comunali perché impossibilitata a pagare l'intera somma tutta in un colpo e per fortuna le hanno suddiviso il pagamento in tre rate: aprile, maggio e giugno», come previsto dal regolamento comunale, anche se non più tardi di un paio di giorni fa in Commissione è stata avanzata la proposta di allargare a 4 le rate possibili, così da andare incontro a quelle famiglie che si trovino in difficoltà.

Una soluzione che forse tornerà in discussione nel prossimo Consiglio comunale, fissato per lunedì 29 aprile, ma che comunque non sarà una via praticabile prima del prossimo anno (sempre se approvata). 


MOROSITÁ INESISTENTE

Tornando ai residenti del condominio di viale Lacchin, Cristina non nasconde il fastidio dovuto dall'essere indicata come "morosa", mentre ha sempre pagato il dovuto in tempo: «Come si fa a mandare un sollecito se non si è spedito prima alcun avviso di pagamento?!», afferma sdegnata. Non vi è dubbio che tra alcuni residenti del palazzo e il servizio di rimozione dei rifiuti vi siano rapporti difficili, frutto anche di taluni utenti che, sembra, conferiscano quel che pare loro quando vogliono, senza seguire troppo il calendario o le norme previste. «Gli addetti affermano di aver avvisato più volte chi di dovere, ma la situazione non è per nulla cambiata e mi pare che si siano arresi pure loro» e, intanto, i condomini si trovano con cartoni e sacchetti che restano a far brutta mostra di sè, perché portati in strada nei giorni sbagliati. 

Ultimo aggiornamento: 13:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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