Corriera nel fosso con sei feriti a Spercenigo: è giallo sul camion che avrebbe “innescato” indirettamente la manovra

Venerdì 11 Agosto 2023 di Maria Elena Pattaro
Corriera nel fosso con sei feriti a Spercenigo: è giallo sul camion che avrebbe “innescato” indirettamente la manovra

SAN BIAGIO (TREVISO) - Corriera ribaltata nel fosso con sei feriti a Spercenigo: è giallo sul camion che avrebbe “innescato” indirettamente la manovra. La polizia locale sta cercando di rintracciare il mezzo pesante a cui l’autista del bus avrebbe lasciato passare. Salvo poi carambolare nel fosso, mercoledì pomeriggio, nella stretta e tortuosa via Pellico. All’arrivo delle pattuglie non c’era traccia del camion. Tra i due veicoli non c’è stata collisione, sia chiaro. E il camionista a quanto pare non ha atteso l’arrivo delle forze dell’ordine per fornire le proprie generalità e la propria testimonianza. Se n’è andato anche senza avvertire i soccorsi mentre le dieci persone a bordo uscivano - doloranti e sotto choc - dal mezzo ribaltato? È quello che gli agenti stanno cercando di capire: in queste ore stanno sentendo i passeggeri e i residenti intervenuti e usciti in strada per confrontare la loro versione con quella dell’autista.

Al setaccio anche le telecamere della zona. In quel tratto di provinciale 60 non ci sono occhi elettronici, ma in altri punti del paese sì. Quindi la polizia locale è a caccia di immagini compatibili con l’ora dell’incidente. E di eventuali filmati amatoriali girati da chi è accorso in strada subito dopo il fatto. 

Video


GLI ACCERTAMENTI
Un punto fermo c’è: la corriera si è ribaltata da sola quando le ruote hanno toccato il ciglio erboso della strada. Non ci sono stati urti con altri veicoli. Accertato questo resta però da capire se il camion abbia avuto un qualche ruolo rispetto alla manovra, determinando con la sua condotta la reazione dell’autista. Quest’ultimo potrebbe per esempio essersi buttato a destra temendo un impatto. Da accertare anche se il camionista abbia prestato soccorso oppure no. Tra i residenti qualcuno dice di aver visto un camion fermo, in direzione opposta, con il conducente sceso a dare una mano. Ma nella concitazione del momento non tutte le dichiarazioni rese potrebbero essere fedeli alla realtà dei fatti. In questo scenario, al camionista potrebbe essere contestata la “turbativa”, che si configura quando un conducente causa danni a terzi in modo indiretto, senza che ci sia la collisione tra i veicoli. L’incidente è avvenuto mercoledì verso le 17. Il bus di Atvo, partito da San Donà, stava percorrendo la provinciale 60 verso Monastier. All’altezza del civico 43 la corriera si è spostata sul ciglio e da lì è carambolata nel fosso, ribaltandosi su un lato. Le dieci persone a bordo sono state scaraventate contro i sedili e i finestrini. L’autista ha tirato fuori i passeggeri, aiutato da un vigile del fuoco servizio che abita a pochi passi da lì. Sei i feriti trasportati in ospedale, nessuno in gravi condizioni. L’autista è andato a farsi visitare in un secondo momento e ieri era già rientrato in servizio, fa sapere l’azienda. 


LE CRITICITA’
Sulle criticità della strada, sollevate dai residenti alla luce della carambola, interviene la sindaca Valentina Pillon. «È una strada stretta e piena di curve. Per eventuali modifiche serve un confronto con la Provincia, visto che si tratta di una provinciale e con Atvo, per discutere di eventuali tragitti alternativi - afferma la prima cittadina -. Non si può vietare tout court il passaggio di mezzi pesanti perché resterebbero tagliati fuori anche i mezzi agricoli e quella è proprio una zona di campagna, con poche case e tanti appezzamenti di terreno. Attendiamo ora che venga fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente, fiduciosi nelle indagini della polizia locale». «Almeno una volta al mese qualche veicolo finisce nel fosso - osservava allarmato Federico Mazzuccato, il vigile del fuoco accorso per primo a dare una mano -. La strada è stretta, trafficata, piena di curve e si corre troppo». Sottinteso: se non si corre ai ripari si rischia che prima o poi ci scappi il morto. La pensano allo stesso modo anche gli altri residenti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci