VALDOBBIADENE «Domani alle 9 in punto sarò in caserma dei carabinieri, accompagnato dal mio legale, per una denuncia contro ignoti. Non salirò sull'altare sacrificale della polemica lanciata contro di me». È furioso Cesare De Stefani dopo che la foto della sua popolare Osteria è circolata sul web accusando indirettamente il celebre oste di aver creato assembramenti pericolosi. «Non ci sto a questi giustizialismi gratuiti - ripete - denuncio chi ha fatto la foto e chi l'ha messa in circuito.
Osteria senza oste
«Ieri, domenica, abbiamo rimandato indietro molte persone. Ho dato disposizione ai parcheggiatori di chiedere a chi si presentava se avesse la prenotazione. In caso contrario veniva gentilmente chiesto di allontanarsi, e così è stato. In più i miei collaboratori erano stati istruiti di avvertire ogni persona di non usare apparecchiature audio sonore al fine di evitare sregolatezze». Basterebbe ingrandire la foto per accorgersi che nei parcheggi ci sono spazi vuoti e che le persone sono distanziate. «L'uso indiscriminato di quella foto è una cosa che non accetto- continua De Stefani- Posso capire se ci fossero stati dei controlli da parte delle autorità che avessero rilevato assembramenti. Non accetto che chiunque, gratuitamente possa ergersi a giudice pubblicando sul web una fotografia supponendo che nel mio locale ci siano stati assembramenti. Quella foto mostra solo un attimo della giornata. Io ne ho altre che raccontano la giornata intera e non ci sono stati problemi».
Il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese difende l'operato non solo di De Stefani ma di tutti i gestori della zona. Ammette che durante questo fine settimana il numero delle persone presenti sulle colline patrimonio dell'Unesco è salito esponenzialmente ma dichiara: «Gli uomini delle forze dell'ordine hanno effettuato i controlli su tutto il territorio. Nessuna multa è stata elevata per assembramenti o per non aver rispettato le regole da parte dei locali, che erano tutti molto frequentati ma da quanto mi risulta non affollati e tutti comunque rispettosi delle regole».