Inaugurato l'anno accademico dell'Università di Padova, la rettrice Mapelli: «Crescita costante». Ruzzon: «Patriarcato, la responsabilità è condivisa»

Venerdì 9 Febbraio 2024, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 15:54

La terza missione e i musei

«Così come per la didattica, anche la ricerca è sempre più intrinsecamente legata alle esigenze della società, in primis del territorio che ci ospita - afferma la rettrice - A proposito di esigenze della società, e passando al terzo pilastro dell’accademia, sarebbe forse ora di cambiare il nome con cui si definisce tutto quanto mette in correlazione università e Paese, attualmente indicato genericamente, quasi fosse un “di più” rispetto alle altre due, come “terza missione”. Un’opera costante, scientifica, sempre più ragionata, che potremmo chiamare “trasferimento”, ma che rappresenta un passaggio cruciale per far sì che il sapere diventi veramente motore di cambiamento, spinta innovativa. Al trasferimento dedichiamo sempre più risorse: lo facciamo, ad esempio, sostenendo e sviluppando i nostri spin-off, investendo in opere di riqualificazione urbana pensate per la cittadinanza, non solo per la componente studentesca, organizzando eventi e mostre, curando il nostro immenso patrimonio culturale. Un solo dato, per tutti, voglio riferirvi: grazie anche all’apertura dei due nuovi musei, Botanico e della Natura e dell’Uomo, abbiamo per la prima volta superato 400.000 visitatrici e visitatori all’anno. Il nostro patrimonio museale rispecchia sempre più uno dei grandi punti di forza dell’Ateneo patavino: la multidisciplinarietà, la capacità di raccontare saperi differenti, accomunati da un grande fascino».

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